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ming007 477 days ago 0 comments Categories: General Tags: ZT-180

18 luglio 2011 Gli adulti che posseggono un eReader come il Kindle di Amazon sono il 12 percento al maggio 2011, il doppio rispetto al novembre 2010 quando erano appena il 6 percento. Il sondaggio è stato condotto su un campione di 2.277 intervistati maggiorenni, sia in lingua inglese che spagnola. Nello stesso periodo, ZT-180, la percentuale di coloro che posseggono una “tavoletta” come l’iPad è cresciuta, ma “soltanto” del 3 percento. Una percentuale di crescita in calo tendenziale, quindi, dato che era del 5 percento al novembre del 2010 e dell’8 percento dal 26 aprile al 22 maggio.

Inoltre, il 3 percento degli intervistati ha dichiarato di possedere entrambi i dispositivi, mentre il 9 percento ha solo un eReader e il 5 percento solo un tablet ZT-181. Nel complesso, tuttavia, nonostante eReader e tablet abbiano dimostrato di migliorare la propria popolarità negli ultimi mesi con una crescita comparabile e costante, va evidenziato come il divario rispetto gli altri dispositivi di elettronica di consumo sia ancora oltremodo ampio.

A titolo di confronto emerge infatti come l’83 percento degli intervistati possiede un cellulare, il 57 percento un PC Desktop di proprietà e il 56 percento un laptop personale. Riguardo quest’ultimo dato va precisato come i portatili stiano rapidamente raggiungendo e superando la quota di mercato occupata dai PC casalinghi, considerata la crescita dei laptop dal novembre 2010 e il calo invece da parte dei PC Desktop.

Ricapitolando si può affermare pertanto che al netto di un costante aumento di popolarità, per eReader e tablet c’è ancora molta strada da percorrere per arrivare alle vette del mercato dell’elettronica di consumo, ma fa riflettere il dato emerso che testimonia come i primi sembrano per il momento aver attirato maggiormente l’attenzione dei consumatori rispetto ai secondi.

Per ulteriori informazioni, consulta ZT-181.

ming007 480 days ago 0 comments Categories: General Tags: ZT-180

15 luglio 2011 Questa conferma ha una doppia valenza. Da una parte, Windows Phone non potrà avere l’ambizione di dominare il mercato mobile, poiché già tagliato fuori dal settore tablet. Dall’altra, apre uno spazio a Windows 8, sistema operativo nato per i Desktop.

Questo approccio appare in netta contrapposizione sia con quello di Apple, che rispetto a Google. Entrambi i soggetti, infatti, hanno scelto i rispettivi sistemi mobile, iOS e Android, come ambienti base per il settore dei tablet. La scelta di Redmond è differente e, per un certo verso, più ambiziosa. Per Apple e Google, i tablet sono dispositivi “Mobile”, mentre per Microsoft sono “Desktop”, proprio come i Notebook e i Pc.

Chi avrà ragione? Qualcuno pensa che Microsoft sbagli, cercando di decidere per i consumatori cosa sia il tablet, senza considerare cosa rappresenti il tablet per il consumatore. Ciò che gli analisti riconoscono ad Apple, e a Google in un certo senso, è di aver intercettato, prima di altri, la richiesta di semplicità d’utilizzo che gli utenti richiedono a un apparato del genere, senza contare la snellezza che un tale dispositivo deve garantire, cosa che attualmente un OS Desktop non consente.

Paradossalmente, però, l’apparente cecità di Microsoft potrebbe rivelarsi come l’asso nella manica della casa di Redmond. Se pensiamo infatti all’attuale mercato mobile, scopriamo che molte persone preferiscono acquistare uno smartphone piuttosto che un tablet. Tra i commenti di numerosi utenti, capita spesso di leggere pareri del tipo: «Non so che fare di un grosso e ingombrante telefono. Preferisco aspettare che i tablet divengano abbastanza potenti per sostituire i portatili».

La chiave del successo di Windows 8 e di Microsoft è tutta qui. C’è un mercato di utenti che usano ancora il portatile, magari ultrasottile, e che non sono interessati ai tablet, non ancora in grado di sostituire le funzionalità (e le prestazioni) richieste e che risulterebbero come dei doppioni. Se ho a disposizione un notebook (o se devo averlo), che cosa posso fare con un tablet, ZT-180, che non riesca a fare con il portatile? Se devo telefonare o controllare rapidamente la posta, posso sempre usare uno smartphone. Questo, in sintesi, il pensiero…

La scelta di Microsoft di puntare su Windows 8 per i tablet, ZT-181, se da una parte non permette alla software house di fare il suo ingresso in questo settore fino all’uscita del nuovo sistema, prevista tra poco meno di un anno, dall’altra collocherà Microsoft in una posizione unica: quella di permettere una fusione completa tra tablet e Pc. In sostanza, un utente potrà lavorare sul suo Pc o Notebook, in ufficio, e proseguire ciò che stava facendo con il tablet, a casa o in giro. Non parliamo solo di scrittura o dell’uso di una suite Office, ma di tutte le applicazioni che girano in ambiente Windows.

Nel frattempo, i tablet avranno acquisito caratteristiche prestazionali che permetteranno a questi dispositivi il livello minimo richiesto per l’esecuzione di applicazioni di tipo Desktop. La casa di Redmond potrebbe dunque creare quell’ecosistema tra device mobili e Pc Desktop, il cui collante sarà per l’appunto Windows 8.

Microsoft riuscirà a rendere Windows 8 leader nel settore mobile? Ci sono poche probabilità, poiché come abbiamo detto, ciò dipende dagli utenti più che dalle software house. Probabilmente i professionisti preferiranno tablet basati su Windows 8, che permetteranno loro la naturale prosecuzione delle attività lavorative. Altri, che non sanno che farsene di software applicativi e che usano i tablet per divertimento e per comunicare, probabilmente preferiranno tablet Google o Apple.

Un dato deve però fare riflettere. Windows 8 non diventerà il sistema più diffuso su dispositivi mobile ma, con ogni probabilità, continuerà ad essere quello più diffuso in ambiente Desktop. Sommando i dati, Windows 8 potrebbe diventare il sistema operativo più utilizzato, prescindendo dal tipo di dispositivo.

Per ulteriori informazioni, consulta tablet zt-181.

ming007 486 days ago 0 comments Categories: General Tags: tablet android

9 luglio 2011 I modelli S1 e S2, tablet PC Sony mostrati in anteprima a Milano in occasione di un evento stampa. Fra i grandi marchi al lavoro per presentare una versione convincente di Android Tablet PC in grado di conquistare il favore del pubblico, in questo promettente sensore, troviamo ovviamente anche Sony. Il colosso giapponese è in ritardo come molti dei suoi concorrenti, ma sembra aver preso a cuore l'argomento, come testimonia l'annuncio di due modelli molto interessanti e diversi fra loro.

Stiamo parlando di Sony S1 e S2, laddove il primo citato può essere visto come una versione "classica" di tablet android, con pannello da 9,4 pollici, mentre S2 costituisce una soluzione compatta e a doppio monitor, ognuno da 5,5 pollici.

S1 può essere considerato un tablet PC tradizionale, che lo rende apparentemente simile a soluzioni tipiche di questa categoria merceologica. Sony però afferma di aver studiato molto l'ergonomia legata al tablet PC, scegliendo di realizzare S1 secondo una morfologia differente rispetto alla stretta simmetria di altri modelli. Sony ha infatti concentrato la propria attenzione sulla distribuzione dei pesi, realizzando S1 secondo un design cuneiforme. In corrispondenza di uno dei lati più lunghi si ha quindi un maggior spessore, andandovi a concentrare pesi e componentistica. Il vantaggio per l'utilizzatore è quella di una percezione di peso inferiore (afferrando il tablet PC dalla parte più spessa, ovviamente).

Disponendo Sony di un ecosistema praticamente completo di prodotti home entertainment, dai televisori alle console di gioco, troviamo l'integrazione di un trasmettitore a infrarossi, che permetterà di utilizzare il tablet PC come telecomando, oltre alla prredisposizione per andare a far parte ufficialmente del mondo PlayStation.

Un esempio pratico viene dal modello S2. Pensato per offrire un'alternativa ai tablet per come comunemente percepiti, il dispositivo di presenta con un design clam shell, nella quale il display inferiore può assumere le caratteristiche di controller di gioco, tastiera, oppure semplice stensione del display superiore. Previsto anche l'utilizzo come ebook reader. In questo caso, utilizzato in verticale, è possibile ricreare l'esperienza del libro reale, con pagine affiancate che possono essere girate con gesture molto intuitive.

Comune ai due dispositivi il sistema operativo Android, in questo caso Honeycomb 3.0 e una piattaforma ARM. Qualsiasi altra informazione tecnica non è al momento disponibile, perché ricordiamo che ci troviamo di fronte a prototipi da finalizzare. I modelli dovrebbero arrivare sul mercato in autunno, a prezzi non comunicati ufficialmente.

Per ulteriori informazioni, consulta Tablet PC.

ming007 488 days ago 0 comments Categories: General Tags: Android Tablet PC

7 luglio 2011 Non è facile dire pregi e difetti di uno smartphone che è destinato a fare la storia di questo settore, il 3D su un telefonino solo 5 anni fa neanche lo avremmo immaginato, quindi risulta un giudizio talvolta difficile da dare ad un prodotto pioniere dello standard futuro, soprattutto nel momento in cui i competitor sono fermi a livelli considerevolmente più bassi.

Questo LG Optimus 3D è il segno dell’azzardo riuscito alla casa produttrice, che con i prodotti usciti prima di questo non aveva convinto a tal punto da essere considerato un top brand. Grazie a questa mossa notevole però LG è riuscita a mettere una grande impronta sulla vetta dei costruttori d’elite, diventando un pericolo costante sia in ambito smartphone che in ambito Android Tablet PC.

Andremo ora a tirare le somme delle varie considerazioni raccolte e delle impressioni che maggiormente si sono riproposte nelle varie recensioni, analizzando se l’aspetto sotto esame sia una pecca o un settore da migliorare ma con una buona base di partenza, questo è un fattore che potremmo dover ripetere diverse volte per questa review, visto che ci troviamo in presenza di un ottimo smartphone sotto tutti gli aspetti.

Non credo ci siano particolari elogi e critiche da fare a questo ottimo smartphone, le linee che lo compongono denotano una idea precisa data dai designer che hanno messo l’accento su un look sportivo e allo stesso tempo elegante, capace di regalare un colpo d’occhio notevole anche ai più esigenti, tutto questo però senza colpire eccessivamente, per questo a nostro parere il settore non va oltre il 7 in pagella.

Non lasciamoci ingannare dalle apparenze, quando un prodotto viene catalogato come 3D molti pensano scioccamente che il tutto sia relativo ad un display con il tridimensionale e poca altra roba, se siete sotto questa ottica vi sbagliate di grosso. Le dimensioni c’è da ammettere che non sono delle più contenute ma, contando per l’appunto uno smartphone con tecnologia così avanzata ci si sarebbe potuto aspettare un mattone dalle dimensioni quasi doppie in alcuni aspetti, invece il prodotto rimane in linea con i competitor e regala per la maggior parte delle recensioni una ottima ergonomia e praticità sia di utilizzo che di trasporto.

Il fattore che più si fa sentire è il peso senza dubbio, sono 170 i grammi di questo LG Optimus 3D ma non vuol dire questo che non si possa ottenere un uso sicuro e facile del prodotto. In materia di peso l’unica cosa da valutare è la velocità ad abituarsi, molti ci impiegano più giorni mentre altri poche ore per adattarsi alle nuove dimensioni, la scelta resta quindi soggettiva ma l’adattabilità è un dato di fatto e viene sempre raggiunta.

HARDWARE & SOFTWARE

Quando si parla di smartphone no si può esimersi dal parlare di prestazioni e validità in termini di utilizzo. Questo Optimus 3D ha spiazzato diversi reviewer e in effetti non possiamo che confemare queste sensazioni, il nuovo LG è un ottimo telefono, capace di destreggiarsi in tutte le situazioni senza mai uscire fuori dai binari, viaggia come un treno perfetto, sempre alla stessa velocità dall’inizio alla fine del viaggio. Non potevamo che attenderci questo da un dual core che possiede l’aggiunta della dual memory, novità assoluta nell’accopiata smartphone.

Questo può essere uno dei motivi per cui LG Optimus 3D è destinato a diventare la best choice di quest’anno, innegabilmente la sua scheda tecnica in fatto di prestazioni parla chiarissimo, non esiste al momento uno smartphone snello nell’esecuzione di applicazioni e funzioni per giunta con supporto 3D, al pari di questo.

L’ottimo display e la reattività mettono in crisi anche i modelli più quotati, riallacciandomi al discorso fatto in apertura LG entra definitivamente nel mercato dei grandi,tablet android,con un prodotto capace di far impallidire iPhone e BlackBerry sotto moltissimi aspetti, sempre considerando però che i modelli di fine 2011 per questi due produttori non sono ancora stati immessi sul mercato.

Dato da segnalare è la qualità del settore 3D, molti infatti in attesa di testare personalmente il prodotto si chiedono fino a che punto è possibile definire questo smartphone un prodotto che riproduce e cattura immagini tridimensionali. Valutando attentamente la media dei vari giudizi posso affermare che siamo in presenza di un prodotto straordinario per l’innovazione e il cambiamento portato in un tempo così breve, unica pecca per la multimedialità viene dalla fotocamera che si ferma a 5 megapixel, evidentemente però non è stato possibile sfruttare al meglio una 8 o addirittura 12 megapixel, che avrebbe dato qualità simile e prezzo molto più alto.

PREZZO E GIUDIZIO FINALE

Mai stato così sicuro nell’affermare che siamo in presenza di un prodotto che punta all’eccellenza, senza raggiungerla però. La differenza tra questo e molti altri smartphone è ovviamente il 3D, questo fattore ha però indirettamente e forse involontariamente spinto i tecnici a potenziare un sistema hardware capace di gestirlo senza incertezze.

Questo avvantaggia anche le operazioni svolte in 2D che, per questo Optimus, risultano nella maggior parte dei casi roba da niente, supportando abilmente e con estrema semplicità le richieste prestazionali di giochi e applicazioni dalla valenza grafica notevole, che altri smartphone invece non riescono a gestire come dovrebbero. Il vantaggio quindi va ripartito per il 40% sul 3D ed il 60% sul 2D, questa è la vera qualità del prodotto, che merita un voto vicino al 10 senza però raggiungerlo poichè si spera nel prossimo per vedere qualcosa di ancor più soddisfacente.

Tutto questo progresso è attualmente disponibile a 599 euro, prezzo conveniente per uno smartphone completo, capace di svolgere qualsiasi operazione da noi richiesta durante la giornata per cui l’acquisto è consigliatissimo.

Per ulteriori informazioni, consulta Tablet PC.

ming007 489 days ago 0 comments Categories: General Tags: apad android

6 luglio 2011 La produzione sia dell’iPhone 5 che dell’iPad 3 è cominciata, ormai l’ipotesi che i nuovi modelli di iPad e iPhone siano lanciati sempre insieme è più che probabile. In teoria non dovrebbe concentrare i guadagni di Apple in un solo periodo e non sarebbe negativo?

I 2+1 motivi centrali

Solitamente l’iPhone veniva presentato ogni anno a Giugno durante il WWDC dal 2007, mentre dal 2010 l’apad è presentato nei primi mesi dell’anno. Dal 2011 però queste due tendenze potrebbero cambiare. Secondo le ultime indiscrezioni Apple potrebbe presentare entrambi i prodotti nella stessa conferenza o comunque in periodi molto vicini. Probabilmente in Ottobre, giusto in tempo per natale! Perché?

iPhone e iPad alla fine sono due dispositivi identici, entrambi montano le stesse identiche tecnologie, l’unica grande diversità è la grandezza del display. Se entrambi i dispositivi avessero lo stesso periodo di lancio sarebbe più facile lavorare e concentrarsi per un anno intero sulle nuove tecnologie (processori, display, scheda grafica oltre che il sistema operativo iOs) da implementare poi in entrambi i dispositivi, in un’unico momento.

Spezzettando la produzione Apple continuerebbe a tenere in due parti dell’anno un dispositivo nuovo e aggiornato con le ultime tecnologie e un dispositivo più vecchio con le tecnologie meno recenti. È il caso attuale, in cui l’iPad 2, uscito in maggio, ha tecnologie più recenti rispetto all’iPhone 4, uscito in Giugno 2010. Concentrando quindi la produzione di entrambi i dispositivi in un unico periodo Apple eliminerebbe qualsiasi diversità e qualsiasi “obsolescenza” dei due iDevices. Sarebbe quindi molto più vantaggioso!

Un’ultimo motivo per cui Apple potrebbe decidere di unificare le presentazioni di apad android e iPhone è abbastanza semplice: dovrebbe fare meno conferenze. Negli ultimi anni Apple ha presentato molti nuovi prodotti e servizi, da iCloud al nuovo Mac OS X Lion e presto entro due anni ci sarà una bella e lunga conferenza in cui presenteranno la nuova linea “rivoluzionaria” di Macbook, iMac ecc. La quantità di prodotti da presentare per i prossimi anni sarà tale che Apple dovrà per forza unire in più conferenze più prodotti, a meno ché non voglia fare una conferenza ogni 2-3 mesi!

Per i guadagni sarà un vantaggio o uno svantaggio?

Un dubbio si può porre nei guadagni. Presentando due dispositivi importanti i due periodi dell’anno diversi Apple potrebbe mirare a guadagnare tanto in tutto l’arco dell’anno. Lanciando però i due dispositivi in un unico periodo siamo sicuri che Apple guadagnerebbe tanto quanto ricaverebbe se li presentasse in diversi momenti dell’anno? Bisogna fare qualche considerazione…

Più si va avanti e Apple farà bene, più guadagnerà clienti e più riuscirà a vendere i nuovi prodotti. Secondo questa “teoria”, Apple guadagnerebbe comunque di più ogni anno dai suoi nuovi prodotti, sia che siano presentati in momenti diversi o unici.

Lanciando due prodotti importanti e perfetti come regali “costosi” prima di natale, Apple punterebbe tutto proprio su quella festività. L’azienda sa bene che il natale porta una grande percentuale dei profitti di ogni anno, e probabilmente questa percentuale potrebbe aumentare notevolmente se i due device fossero presentati in ottobre.

In sintesi non sono un economista né un’analista, ma a rigor di logica i guadagni saranno sempre in aumento, qualsiasi scelta farà Apple.

In conclusione

In conclusione secondo queste considerazioni nei prossimi anni le nuove versioni di iOs saranno presentate a Giugno durante il WWDC, in modo che siano pronte per Settembre, quando ci sarà la conferenza di presentazione dei nuovi iPad e iPhone (e magari anche iPod Touch!).

Per ulteriori informazioni, consulta apad tablet.

ming007 490 days ago 0 comments Categories: General Tags: Windows Tablet PC

5 luglio 2011 Com'è noto la casa di Redmond detiene alcune tecnologie presenti all'interno del sistema operativo open source.Dopo General Dynamics Itronix e Velocity Micro, il 30 giugno Microsoft ha firmato un nuovo accordo di licenza che permette a Onkyo, azienda giapponese specializzata in apparecchiature per l'home cinema e audio, di vendere apad android senza patemi d'animo.

Dopo HTC, Microsoft mette così in fila il quarto accordo che riguarda il sistema operativo open source ideato da Google. Siglando un patto con la casa di Redmond, tutte queste aziende evitano problemi di carattere legale, accettando di offrire a Microsoft una parte dei loro guadagni sui dispositivi Android venduti in cambio dell'uso di alcune proprietà intellettuali. Come tutti i precedenti accordi, anche per quello con Onkyo mancano i dettagli finanziari, in altre parole non sappiamo quanto sia l'incasso di Microsoft.

Microsoft prosegue quindi nella sua opera di accerchiamento del mondo Android, in attesa di rispondere sul campo alla soluzione di Google, oltre che all'iOS di Apple. La strategia di Ballmer sembra quella, almeno in questo momento, di stipulare accordi con i "pesci più piccoli", meno inclini a reagire.

Ci chiediamo quale sarà il "pesce grosso" a capitolare dopo HTC. Sappiamo che Microsoft ha cercato di arrivare a un accordo con Motorola e Barnes & Noble, ma le due aziende non sono volute scendere a patti, e sono state denunciate. Altre aziende, come Amazon, TomTom e Buffalo, hanno accordi di licenza con la casa di Redmond, siglati prima dell'ascesa di Android e legati generalmente al mondo "Linux". Si presume che l'OS di Google sfrutti le medesime proprietà intellettuali.

Non è chiaro se, come evidenziato da un'analisi di mercato mai confermata, Microsoft guadagni fino a 5 dollari da ogni smartphone HTC con Android venduto, oppure molto meno. Sappiamo solo che Barnes & Nobles ha dichiarato che "Microsoft richiede il pagamento di royalty sul singolo dispositivo e persino di più per qualsiasi prodotto che agisce in modo simile a un computer che a un semplice e-reader".

A stabilire se le richieste della casa di Redmond siano troppo elevate, ci penserà un giudice, noi possiamo solo costatare che anche se ad alcuni può sembrare fastidioso, Microsoft non fa altro che far rispettare le sue proprietà intellettuali, e ha il pieno diritto di farlo.

In questo modo l'azienda incassa qualcosa dai mercati tablet pc windows e smartphone, due settori dove non ha ancora sfondato. Se da una parte Windows Phone 7 non attende altro che l'aggiornamento Mango - e la vendita dei primi prodotti Nokia - per provare a decollare, Windows 8 segnerà il vero ingresso dell'azienda nel mondo dei tablet.

Fino ad allora, il successo di Android sarà anche un po' quello della casa di Redmond e visto che sul mercato c'è un nemico come Apple, in casa Microsoft hanno trovato un bel modo per limitare i danni prima di sferrare il proprio attacco all'intero mercato.

Per ulteriori informazioni, consulta Windows Tablet PC.

ming007 491 days ago 0 comments Categories: General Tags: Windows Tablet PC

Lug 4 2011,Samsung e Apple stanno combattendo in tribunale per la copia delle brevette.Però in questo momento Samsung ha aggiunto altri quattro brevetti al quadro attuale allo scopo di provare a ridefinire il significato della parola “copia” con il meno preoccupante “concorrenza”.

Secondo alcuni documenti appena archiviati, “I difensori di Samsung ammettono di non aver cessato di competere con Apple, apad android nonostante gli sforzi fatti da Apple per evitare questa competizione”. Il tentativo di modificare la tesi di Apple passa anche attraverso la richiesta di Samsung di veder riconosciuta la violazione da parte della casa di Cupertino di quattro nuovi brevetti, oltre ai due precedentemente aggiunti alla causa. I quattro nuovi brevetti che Apple starebbe violando includono “telefoni portatili e metodi per la visualizzazione di dati su di essi”, “terminale per comunicazioni portatili composito per trasmettere/ricevere immagini, e metodi di funzionamento e comunicazione degli stessi”, “metodi per il controllo di apparati per il processamento digitale delle immagini” e “apparati multitasking e metodi nei terminali portatili”.

Samsung, tablet pc windows nel tentativo di farsi passare per un’azienda che innova in modo originale, ha anche fatto una breve storia dei traguardi raggiunti in questi anni, affermando che “Dal 2005 al 2010 Samsung ha investito 35 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo. Più di un quarto di tutti gli impiegati Samsung, oltre 50.100 ingegneri, inclusi 8.700 delle telecomunicazioni, sono impiegati ogni giorno nella ricerca e nello sviluppo di progetti”. Infine, nel tentativo di provare la validità del proprio operato, Samsung ha anche messo agli atti che nel corso della seconda metà del 2010 ha venduto più device basati su Android di chiunque altro. La causa, come ricorderete, ha avuto inizio lo scorso Aprile per mano di Apple che ha accusato Samsung di copiare dai propri device , chiedendo contestualmente di poter accedere ai materiali di alcuni device Samsung, alcuni dei quali ancora non commercializzati, per verificare se l’opera di plagio fosse o meno continuata.

Per i prodotti,clicca Windows Tablet PC.

ming007 494 days ago 0 comments Categories: General Tags:

1 giu 2011 Per bloccare l'importazione di iPhone, iPad e probabilmente anche iPod negli Stati Uniti,Samsung si è rivolta all'ITC. Sale così ancora di più la temperatura nello scontro che vede contrapposte la casa sudcoreana e Apple, partner commerciali ma soprattutto avversari sul mercato.

La prima ad aprire le ostilità è stata Apple, denunciando Samsung per aver copiato i suoi prodotti mobile, non solo nell'aspetto, ma anche nel progetto del prodotto, nel packaging (il confezionamento) e l'interfaccia utente, violando così brevetti e marchi registrati.

La vicenda ha avuto diverse evoluzioni, sino ad arrivare alla denuncia di Apple nei confronti di Samsung in Sud Corea, che si aggiunge a quella negli Stati Uniti. HiPhone,Samsung ha denunciato la casa di Cupertino a Seoul, Tokyo, San Francisco e Mannheim (Germania). Con l'ITC si apre un capitolo parallelo in questa storia ingarbugliata, dove l'opinione pubblica è spaccata in due e le parti non sembrano aver intenzione di fare qualche passo indietro.

La commissione per il commercio dovrà indagare sulle rimostranze di Samsung (che riguardano cinque brevetti) e una decisione potrebbe arrivare entro 16/18 mesi. Adesso si attende la risposta di Apple, che potrebbe compiere lo stesso passo della rivale.

La casa di Cupertino d'altronde, secondo quanto fatto notare dall'esperto di proprietà intellettuali Florian Mueller, difficilmente riuscirà a ottenere nel breve periodo un'ingiunzione preliminare sulla vendita di prodotti Samsung negli Stati Uniti. Controbattere alla denuncia presso l'ITC sembra un passaggio quasi scontato.

Tutto questo, oltre che sull'immagine di entrambe le aziende, potrebbe avere ripercussioni quasi certe sui rapporti che riguardano la produzione. Samsung realizza numerosi componenti dei prodotti della Mela, Meizu M9,ma circolano indiscrezioni sulla volontà di Apple di smarcarsi dalla casa sudcoreana, in modo da impedire che l'azienda concorrente conosca in anticipo i piani di sviluppo di iPhone e iPad. Steve Jobs e compagni potrebbero rivolgersi a TSMC, una fonderia che non ha interessi sul canale retail.

Chi ci guadagnerebbe da un divorzio? Forse entrambe. Nonostante Apple sia tra i principali clienti per ordini dell'azienda sudcoreana, Florian Mueller ritiene che per Samsung perdere per la casa di Cupertino potrebbe non essere una tragedia.

Secondo la sua analisi la produzione di chip è un mercato che offre margini di guadagno ridotti, mentre essere una grande azienda sul mercato dei dispositivi mobile può essere molto più vantaggioso.

"Questo è il motivo per cui Samsung preferisce difendere i suoi prodotti piuttosto che arretrare solo per mantenere Apple tra i propri clienti. E Apple predilige trovare altri fornitori anziché essere limitata nel rafforzamento della sua proprietà intellettuale a causa di considerazioni dovute ai fornitori. Le due aziende sembrano avere priorità molto chiare e potrebbero essere pronte a siglare un brutto divorzio".

Anche in questo caso si possono avere le più disparate opinioni. Di certo se Samsung è nel business produttivo è perché ritiene di guadagnare il giusto e perdere uno tra i principali clienti non dovrebbe farle piacere - a meno che qualcuno non sostituisca Apple, ma chi oggi è in grado da solo di assicurare ordini tanto elevati? Per Apple, passare da un fornitore a un altro, è comunque un salto nel buio, anche se si tratta di TSMC.

Per ulteriori informazioni, consulta Windows Mobile.

ming007 494 days ago 0 comments Categories: General Tags:

1 luglio 2011 Domani scattano le nuove tariffe nei paesi dell'Unione Europea per le telefonate e la connessione a internet dai Cellulari Touch Screen.

Per chiamare, il prezzo massimo sarà di 35 centesimi al minuto, 4 in meno dei precedenti 39. Per le telefonate ricevute, si scenderà a 11 cent al minuto (contro 15). Cala anche il costo per connettersi al web: massimo 50 cent per ogni megabyte, dagli attuali 80.

Sono questi infatti i nuovi tetti imposti dalla Commissione europea agli operatori mobili: si chiama Eurotariffa. Il costo massimo per sms inviato resta quello fissato nel 2009: 13 cent. Ricevere sms invece è gratis.

Gli utenti, per accedere a queste nuove tariffe, non dovranno fare nulla: saranno applicate in automatico, a meno che non si siano attivate offerte più economica o con condizioni più adatte alle proprie esigenze. Di norma, quelle che hanno un prezzo minutario più basso hanno un canone.

E non è finita: l’obiettivo dell’Ue è sempre lo “zero roaming”: cioè equiparare i prezzi roaming a quelli nazionali, all’interno dell’Unione. La Commissione vorrebbe riuscirci entro il 2015 o, perlomeno, vuole avvicinarsi all’obiettivo: è intenzionata a imporre altri tagli progressivi nei prossimi anni, come ha annunciato oggi.ZT-180,“Questi nuovi massimali tariffari ridurranno temporaneamente i prezzi al dettaglio per le chiamate vocali effettuate e ricevute mentre ci si trova in un altro Stato membro dell'UE, nel corso del prossimo
anno”, ha detto Neelie Kroes, vice-presidente della Commissione europea responsabile per l'Agenda digitale.

“Occorre tuttavia - spiega ancora la Kroes - affrontare i problemi legati al roaming alla radice, mediante una strategia strutturale di lunga durata. A tal fine la Commissione si accinge a presentare nuove proposte globali atte ad offrire soluzioni a lungo termine al problema fondamentale, ossia la mancanza di competitività sui mercati del roaming".

Sono buone notizie soprattutto per gli italiani. Le nostre tariffe sono le più care in Europa per navigare in roaming, come sostiene un rapporto pubblicato 1 nei giorni scorsi dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). In particolare, si evince che c’è un’enorme differenza di prezzo tra il roaming all’interno dell’Ue o in Nord America e quello in altri Paesi. L’Eurotariffa aumenterà queste differenze, incentivando così i viaggi (di turismo o affari) all’interno dell’Unione Europea.

Per ulteriori informazioni, consulta cellulare dual sim.

ming007 496 days ago 0 comments Categories: General Tags: EBook

29 giu 2011 Dal 2009 ad oggi, infatti Locke ha pubblicato nove romanzi (la maggior parte dei quali incentrati sulla figura di Donovan Creed, un ex-assassino della CIA, furbo e donnaiolo) sfruttando il servizio Kindle Direct Publishing, che consente a qualunque autore di auto-pubblicare digitalmente il proprio ebook e scegliere il prezzo a cui Amazon poi lo venderà dai suoi scaffali virtuali. In meno di sei mesi, Locke è arrivato a vendere un milione di copie ( Saving Rachel è finito addirittura nella classifica bestseller del New York Times), piazzandosi a fianco di nomi del calibro di James Patterson, Charlaine Harris e Stieg Larsson.

Ora, una domanda ronzerà con insistenza nella testa degli aspiranti scrittori: come diavolo ha fatto? Come può uno scrittore praticamente sconosciuto arrivare a vendere un romanzo ogni sette secondi (dati Amazon), rovesciando l’ennesimo stilema da crime novel in un oceano stipato di altisonanti concorrenti? Le risposte ufficiali le potete trovare in un altro libro di Locke, dal titolo lievemente didascalico: How I sold 1 million ebooks in 5 months. Ma anche senza aver letto il libro, possiamo intuire quale siano i due fattori più decisivi:1- La scelta di piazzare una donna svestita in copertina (8 dei 9 romanzi pubblicati mostrano il primo piano di uno spacco mozzafiato);2- Il prezzo fissato dall’autore: 99 centesimi di dollaro.

Considerato che Amazon paga all’autore il 70% delle royalties su ogni libro venduto, questo significa che Locke mette in tasca solo 35 centesimi per ogni ebook venduto. Una cifra che assume proporzioni importanti solo se la si moltiplica per il milione di copie vendute negli ultimi 6 mesi.

La vicenda di Locke ricorda da vicino quella di un’altra autrice indipendente, al secolo Amanda Hocking. Per anni Amanda ha percorso la desolata strada riservata a molti autori emergenti: centinaia di pagine imbrattate, altrettante accartocciate, decine di lettere di rifiuto (quando si predono la briga di spedirle), frustrazione montante. Poi, lo scorso gennaio, ha deciso di rivolgersi al servizio di auto-pubblicazione di casa Amazon. Risultato: nel giro di un mese è arrivata a vendere quasi 280.000 copie del suo romanzo.

Fino a ieri, John Locke era il nome di un controverso personaggio di Lost, flytouch3,o del filosofo padre dell’empirismo britannico. Da oggi, però, è anche il nome del primo autore indipendente a vendere 1 milione di ebook.

Queste cifre vanno a unirsi ai dati relativi al mercato ebook di Amazon che si fanno ogni mese più eclatanti. Basti pensare che, solo nel 2010, a fronte di 360.000 libri pubblicati in via tradizionale (cartaceo), Amazon ha registrato 2,8 milioni di titoli pubblicati in modo non convenzionale (questi numeri comprendono gli ebook commerciali e quelli auto-pubblicati). Questi dati sono in linea con l’annuncio, lanciato da Amazon lo scorso maggio, dell’epocale superamento del numero di ebook venduti rispetto ai libri tradizionali. Prima di urlare alla rivoluzione, tuttavia, è necessario rivedere questi dati alla luce di un fenomeno nuovo, che Kindle Direct Publishing ha contribuito a creare: quello degli spam-book.

Un’ inchiesta Reuters pubblicata negli ultimi giorni ha infatti rivelato che molti dei libri autopubblicati non sono altro che libri già esistenti, rimaneggiati e ripubblicati con un nome e un autore diverso. È il caso del neozelandese , che scorrendo il catalogo Amazon si è imbattuto in un libro scritto da lui ma pubblicato con il nome di un altro autore. Ma il vero problema sono i Private Label Rights, degli ebook fantoccio che vengono venduti a poco prezzo lasciando la possibilità all’acquirente di editarli e ripubblicarli per trarne profitto.

Nel frattempo, tra i detrattori dei libri digitali si è sollevata l’autorevole voce di Richard Stallman che, in un documento ufficiale pubblicato sul suo sito, ha elencato i motivi per cui ritiene gli ebook “ pericolosi” nonché “ strumenti che limitano le libertà personali del lettore.” Se un libro cartaceo può essere comprato anonimamente, utilizzato e condiviso senza bisogno di licenze o software proprietari, dice Stallman, per comprare un ebook Amazon chiede di identificarsi, per leggerlo serve un software proprietario e le possibilità di condividerlo sono fortemente limitate. Inoltre, aggiunge Stallman, Amazon ha il potere di cancellare ebook da remoto (l’ha fatto nel 2009, mandando al macero digitale diverse copie dei romanzi di Orwell, strappandoli dai Kindle di chi li aveva acquistati).

Controversie come quelle sollevate da Stallman, o dai dati Reuters, sono ancora lontane dal nostro paese. Mentre infatti negli Usa gli ebook rappresentano ormai un solido 10% del mercato librario, secondo gli ultimi dati, in Italia ancora stenta a superare la soglia dello 0,1%.

Per ulteriori informazioni, consulta note book.

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